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Data Breach: Guida Completa GDPR su Obblighi e Sanzioni

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Data Breach: Guida Completa GDPR su Obblighi e Sanzioni
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Cos’è un data breach? Scopri la definizione di violazione dati personali secondo il GDPR, cosa fare, gli obblighi di notifica al Garante e le sanzioni previste.

Una violazione dei dati personali, nota anche come data breach, è un incidente di sicurezza che può avere conseguenze significative per aziende e individui. In questo articolo, analizzeremo in dettaglio cosa costituisce una violazione secondo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), quali sono gli obblighi di notifica, le sanzioni previste e come gestire correttamente un simile evento per mitigare i rischi. Esploreremo esempi concreti e risponderemo alle domande più frequenti per fornire una guida completa e pratica sull’argomento.

Summary

Questo articolo è una guida completa alla violazione dei dati personali (data breach) secondo il GDPR. Definisce cosa si intende per violazione, fornisce esempi pratici di come può avvenire (da attacchi hacker a errori umani) e delinea la procedura obbligatoria da seguire, inclusa la notifica al Garante della Privacy entro 72 ore e la comunicazione agli interessati in caso di rischio elevato. Vengono inoltre illustrate le pesanti sanzioni amministrative e le possibili implicazioni penali, concludendo con una sezione FAQ che risponde alle domande più comuni sull’argomento.

TLDR

  • Cos’è un Data Breach: Qualsiasi incidente che compromette sicurezza, integrità o disponibilità dei dati personali (es. attacco hacker, perdita di un PC, invio di email errata).
  • Cosa Fare: Valutare il rischio, notificare l’incidente al Garante della Privacy entro 72 ore e comunicarlo alle persone coinvolte se il rischio per loro è elevato.
  • Sanzioni: Le multe previste dal GDPR possono arrivare fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato mondiale annuo dell’azienda.
  • È un Reato? Non sempre. È una violazione amministrativa, ma può diventare un reato se la condotta corrisponde a un illecito previsto dal Codice Penale (es. accesso abusivo).

Che Cosa Si Intende Esattamente per Violazione dei Dati Personali?

Una violazione dei dati personali, o data breach, è un incidente di sicurezza che mette a rischio le informazioni private degli individui. Per violazione dei dati personali si intende, secondo la definizione ufficiale fornita dall’Articolo 4 del GDPR (Regolamento UE 2016/679), “la violazione di sicurezza che comporta accidentalmente o in modo illecito la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati”. È fondamentale capire in cosa consiste una violazione dei dati personali per poterla prevenire e gestire correttamente, garantendo la massima sicurezza e privacy su internet.

È importante sottolineare che il concetto di violazione è molto ampio e non riguarda solo la riservatezza (come un hacker che accede a un database), ma anche:

  • Integrità: La modifica non autorizzata dei dati, che li rende inesatti o inaffidabili.
  • Disponibilità: La perdita o la distruzione dei dati, che impedisce all’azienda o agli interessati di accedervi (ad esempio, a causa di un attacco ransomware che li cripta).

Quindi, non è necessario che i dati vengano “rubati” o divulgati a terzi per configurare un data breach; anche la loro semplice perdita accidentale o la loro alterazione illecita rientrano pienamente nella definizione.

Quando Avviene una Violazione dei Dati? Esempi Concreti

Per capire meglio quando si verifica una violazione dei dati personali, è utile analizzare alcune situazioni pratiche. Le ipotesi concrete di violazione dei dati personali sono numerose e possono derivare sia da azioni malevole esterne che da errori interni all’organizzazione. Ecco alcuni degli esempi più comuni:

  • Attacchi informatici: Questa è la categoria più nota. Include incidenti come infezioni da ransomware che criptano i file aziendali, attacchi di phishing che inducono i dipendenti a rivelare credenziali, infezioni da malware o un accesso abusivo a sistemi informatici da parte di criminali.
  • Errori umani: Spesso, la causa di un data breach è un’azione involontaria. Un esempio classico è l’invio di un’email contenente dati sensibili (come una lista di clienti con i loro indirizzi) al destinatario sbagliato. Altri casi includono lo smarrimento di documenti cartacei, di un PC portatile aziendale o di una chiavetta USB non criptata.
  • Furti fisici: La sottrazione di un laptop, di uno smartphone aziendale o persino di un intero server contenente dati personali costituisce una grave violazione.
  • Incidenti fisici: Anche eventi come incendi, allagamenti o altri disastri possono causare un data breach se distruggono archivi fisici o digitali non protetti da backup adeguati, rendendo i dati indisponibili.
  • Casi specifici: Il GDPR si applica a qualsiasi trattamento di dati, anche in contesti innovativi. Ad esempio, la perdita di controllo o la “violazione dei dati contenuti nella memoria di un drone” utilizzato per riprese aeree che identificano persone costituisce violazione dei dati personali.

Cosa Fare in Caso di Data Breach: La Procedura di Notifica

Una volta scoperta una violazione, il titolare del trattamento (l’azienda o l’ente che tratta i dati) non può rimanere inerte. Il GDPR impone una procedura rigorosa e tempistiche stringenti per gestire l’incidente e informare le parti interessate. L’obiettivo è limitare i danni e permettere alle persone coinvolte di prendere le necessarie precauzioni.

Notifica al Garante per la Protezione dei Dati Personali

Il primo obbligo fondamentale è la notifica all’autorità di controllo competente, che in Italia è il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP). Quando ci si chiede a chi comunicare una violazione dei dati personali, il Garante è il primo interlocutore istituzionale.

La notifica di una violazione dei dati personali all’autorità di controllo deve avvenire “senza ingiustificato ritardo” e, se possibile, entro 72 ore dal momento in cui se ne è venuti a conoscenza. Questo termine è molto stretto e richiede che le aziende abbiano procedure interne ben definite per identificare e segnalare rapidamente gli incidenti.

Tuttavia, la notifica non è sempre obbligatoria. È possibile ometterla solo se “è improbabile che la violazione dei dati personali presenti un rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche”. Si tratta di una valutazione che l’azienda deve fare caso per caso, documentando le ragioni della sua scelta. Ad esempio, la perdita di una lista di contatti già pubblici potrebbe non richiedere notifica, a differenza della perdita di dati sanitari o finanziari.

Comunicazione agli Interessati (le persone fisiche coinvolte)

Oltre alla notifica al Garante, in alcuni casi la violazione dei dati personali deve essere comunicata direttamente anche agli interessati, ovvero le persone i cui dati sono stati compromessi.

Questo obbligo scatta quando la violazione è suscettibile di presentare un rischio elevato per i loro diritti e le loro libertà. Un rischio è considerato “elevato” quando le conseguenze per l’individuo possono essere particolarmente dannose, come nel caso di:

  • Furto d’identità o frode finanziaria.
  • Danno alla reputazione.
  • Divulgazione di dati sensibili (es. stato di salute, orientamento sessuale).
  • Perdita di controllo sui propri dati personali.

La comunicazione agli interessati deve essere chiara, trasparente e descrivere la natura della violazione, indicare il nome e i dati di contatto del Responsabile della Protezione dei Dati (DPO), descrivere le probabili conseguenze e le misure adottate per porre rimedio all’incidente.

Quali Sono le Conseguenze? Sanzioni Amministrative e Reati

Ignorare gli obblighi previsti dal GDPR o gestire in modo inadeguato un data breach può avere conseguenze molto serie per un’organizzazione. Capire cosa comporta la violazione dei dati personali è cruciale per comprendere l’importanza della prevenzione.

Le conseguenze si dividono principalmente in due categorie: sanzioni amministrative e potenziali illeciti penali.

Sanzioni amministrative pecuniarie: Il GDPR è noto per il suo regime sanzionatorio severo. Le violazioni dei dati personali e degli obblighi di notifica possono portare a multe molto salate. Le sanzioni possono arrivare fino a:

  • 10 milioni di euro o il 2% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore, per le violazioni meno gravi.
  • 20 milioni di euro o il 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore, per le violazioni più gravi (come quelle relative ai principi di base del trattamento o ai diritti degli interessati).

L’importo esatto della sanzione viene deciso dall’autorità di controllo sulla base di diversi fattori, tra cui la gravità e la durata della violazione, il numero di persone coinvolte, l’intenzionalità (dolo o colpa) e le misure di sicurezza che erano state adottate.

Violazione dei dati personali e reato: Una domanda comune è se una violazione dei dati personali sia un reato. La risposta è: non necessariamente. La violazione del GDPR è prima di tutto un illecito amministrativo, punito con le sanzioni viste sopra. Tuttavia, la condotta che ha causato il data breach può, in alcuni casi, integrare anche una fattispecie di reato prevista dal Codice Penale o dal Codice Privacy (D.Lgs 196/2003), come:

  • Trattamento illecito di dati (Art. 167 Codice Privacy)
  • Accesso abusivo a un sistema informatico o telematico (Art. 615-ter Codice Penale)
  • Frode informatica (Art. 640-ter Codice Penale)

In questi casi, oltre alla sanzione amministrativa, scatterà un procedimento penale a carico dei responsabili.

Domande Frequenti (FAQ)

Questa sezione risponde ad alcune delle domande più comuni relative alla violazione dei dati personali in modo chiaro e conciso.

Quali sono le violazioni dei dati personali?

Le violazioni dei dati personali sono qualsiasi evento che compromette la sicurezza, l’integrità o la disponibilità delle informazioni personali. Includono un’ampia gamma di incidenti come un attacco hacker, un’infezione da ransomware, la perdita di un PC aziendale non criptato, lo smarrimento di documenti cartacei o il semplice invio di un’email contenente dati sensibili a un destinatario errato. In pratica, ogni situazione che porta ad accessi, modifiche, distruzioni o divulgazioni non autorizzate di dati.

Quando scatta la denuncia per violazione della privacy?

È importante distinguere tra “notifica” e “denuncia”. La notifica al Garante della Privacy è un obbligo amministrativo previsto dal GDPR per l’azienda che subisce il data breach. La denuncia (o querela) alle autorità giudiziarie (Polizia Postale, Procura della Repubblica) scatta invece quando l’atto che ha causato la violazione costituisce anche un reato previsto dalla legge, come l’accesso abusivo a un sistema informatico o il trattamento illecito di dati a scopo di profitto.

Cosa occorre fare in caso di violazione dei dati?

In caso di violazione dei dati, un’azienda deve seguire una procedura chiara e tempestiva. Ecco una mini-checklist:

  1. Contenere l’incidente: Adottare immediatamente misure tecniche e organizzative per fermare la violazione e limitare i danni.
  2. Valutare il rischio: Analizzare la gravità della violazione e il potenziale impatto sui diritti e le libertà delle persone coinvolte.
  3. Notificare al Garante Privacy: Se la violazione presenta un rischio, comunicarla all’autorità entro 72 ore dalla scoperta.
  4. Comunicare agli interessati: Se il rischio per le persone è elevato, informarle direttamente senza ingiustificato ritardo.
  5. Documentare tutto: Tenere un registro interno di tutte le violazioni, delle loro circostanze, delle conseguenze e dei provvedimenti adottati.

La violazione dei dati personali è un reato?

Non sempre. Una violazione dei dati personali è primariamente un illecito amministrativo secondo il GDPR, punito con sanzioni economiche talvolta molto elevate. Diventa un reato solo se la condotta specifica che ha causato la violazione corrisponde a una delle fattispecie previste dal Codice Penale o da altre leggi (es. accesso abusivo a sistema informatico, frode informatica, trattamento illecito di dati). In quel caso, si avranno sia conseguenze amministrative (la multa del Garante) sia penali (un processo).


Scritto da

Stefania Sanna